WILLY MELODIA

16,50

Autore: CARUSO ALFIO
Editore: BEAT
Collana: SUPERBEAT
ISBN: 9788865596685

Disponibile su ordinazione

COD: 9788865596685 Categoria:

Descrizione

Guglielmo Melodia nasce nella Catania poverissima di inizio Novecento. Presto, però, scopre di possedere un talento speciale: l’orecchio assoluto, che gli permette di riprodurre con facilità la musica ascoltata, il dono con cui cambiare quella che sembra una vita già segnata. Così diventa pianista di feste private, poi del più sofisticato bordello della città – dove affina le sue doti amatorie sotto l’apprendistato della Chère Ninon e delle sue ragazze -, infine del prestigioso hotel San Carlo di Taormina.
Ma dopo aver assistito a un omicidio, per scansare l’arresto Cosa Nostra lo spedisce in America «peggio di un pacco postale».
Su una nave clandestina, insieme a tanti altri emigranti per scelta o necessità, incontra Rosa, una diciassettenne con le idee chiare sul proprio appuntamento col destino. A Melodia sembra di essere alle porte del sogno.
L’America, invece, dopo avergli cambiato il nome in Willy, lo costringe a legarsi al mondo di Lucky Luciano, di Frank Costello, di Vito Genovese e degli altri leggendari «comparuzzi», che controllano e condizionano gran parte dei traffici economici e degli intrighi politici del Paese.
Willy suona nei loro locali notturni, accompagna al pianoforte le loro partite di poker e quando a vincere è Ben Siegel diventa un obbligo intonare l’Eroica
Con la sua esuberanza trascinante e dolente Willy Melodia ci racconta gli incontri più incredibili e le disillusioni più amare: il provino notturno cui sottopose Frank Sinatra; le donne inseguite e mai trattenute; le esecuzioni alla convention democratica di Chicago che scelse Roosevelt; i figli cresciuti per procura; la nascita sotto l’ombrellone dell’Anonima Assassini; l’incapacità di «afferrare l’occasione e trasformarla in opportunità». Perché, in fondo, Willy si è ritrovato a vivere la vita decisa dagli altri. Lui, al massimo, ci ha messo la colonna sonora.

«Lucky Luciano, Frank Costello, Ben Siegel… ormai questi tipi si trovano nei libri, nei film, ma io li ho bazzicati dal primo all’ultimo, ci ho mangiato assieme e ci ho scherzato, li ho avuti in fila dinanzi al mio pianoforte. Gente divertente, gente decisa, gente alla moda antica. Certo, non erano bravi ragazzi: inseguivano i minuti, dovevano acchiappare la vita».